BL LOFFI PREFABBRICATI

Cabine ENEL fuori standard

Cabine ENEL fuori standard

Alcune delle nostre realizzazioni

Cabina prefabbricata in CA a PANNELLI assemblata in loco

CABINA ELETTRICA PREFABBRICATA IN C.A.V. DEL TIPO A PANNELLI COMPLETA DI VASCA DI FONDAZIONE

PRESCRIZIONI DI RIFERIMENTO

Leggi e D.M.

  • Legge 5 Novembre 1971 n° 1086: “Norme per la disciplina delle opere di conglomerato cementizio armato, normale e precompresso ed a struttura metallica”;
  • Legge 2 Febbraio 1974 n° 64: “Provvedimenti per le costruzioni con particolari prescrizioni per le zone sismiche”;
  • D.M. 03/12/1987: “Norme tecniche per la progettazione, esecuzione collaudo delle costruzioni prefabbricate”;
  • Legge n° 36 del 22 Febbraio 2001 (esposizione ai campi elettromagnetici);
  • DPCM 8 Luglio 2003 (limiti di esposizione dei campi magnetici a 50 Hz);
  • D.M. 16 Febbraio 2007 del Ministero dell’ Interno;
  • D.M. 14 Gennaio 2008 del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti: “Approvazione delle nuove norme tecniche per le costruzioni”
  • Circolare 2 Fabbraio 2009 n° 617: Istruzioni per l’applicazione delle “Nuove norme tecniche per le costruzioni” di cui al D.M. 14 gennaio 2008;
  • Norma CEI EN 62271-202;
  • Norma CEI 7-6;
  • Norma CEI 11-1;
  • Norma CEI 11-35;
  • Norma CEI 0-16;
  • Norma CEI EN 60529: “Gradi di protezione degli involucri (Codice IP)”;
  • Scala RAL-F2;

Tabelle ENEL

  • Tabella ENEL DG 2092 Rev. 02 del 01/07/2011;
  • Tabella ENEL DD 2202;
  • Tabella ENEL DS 918 – DS 919;
  • Tabella ENEL DS 926 – DS 927;
  • Tabella ENEL DS 988;
  • Tabella ENEL DS 3055;
  • Tabella ENEL DY 3016;
  • Tabella ENEL DY 3021.

Le cabine elettriche fuori standard tipo a PANNELLI generalmente sono di proprietà dell’utente e servono per l’alimentazione di impianti privati di grandi dimensioni (orientativamente oltre i 200kW di potenza installata) con fornitura di energia elettrica in MT (Media Tensione) o per la trasformazione di energia elettrica prodotta da impianti a fonte rinnovabile. Queste cabine, causa le notevoli dimensioni, sono di tipo a PANNELLI e assemblate in loco (vedi tabella ENEL DG 2092 Rev. 02 del 01/07/2011) e generalmente sono formate da 3 stanze:

  1. Locale ENEL di derivazione della MT e ha accesso solo l’ente erogatore (ENEL Distribuzione);
  2. Locale Misure è la sala di controllo dei consumi e hanno accesso sia l’ente erogatore che l’utente;
  3. Locale Utente e ha accesso solo l’utente (in questa stanza sono presenti i quadri elettrici e le apparecchiature).

La cabina è composta da:

  1. Basamento a vasca di fondazione in C.A.V. predisposto di preforature per l’ingresso dei cavidotti;
  2. Lastre lineari in C.A.V. (elementi verticali o pannelli di tamponamento) con spessore pari a cm 9 minimo, eventualmente intramezzate da elementi divisori di pari spessore;
  3. Soletta intermedia in C.A.V. costituente il pavimento portante di spessore cm 12 adeguato ai carichi di progetto;
  4. Soletta di copertura in C.A.V. del tipo a 2 falde (sui lati corti) che ha una pendenza pari al 2% circa; lo spessore è adeguato ai carichi di progetto e comunque minimo 12 cm. Lo sporto di gronda, a richiesta, può essere a filo dei pannelli di tamponamento perimetrali o sporgere fino a cm 40.

Gli elementi in C.A. che formano la cabina sono interamente prodotti presso il nostro stabilimento, trasportati in cantiere ed assemblati in opera, da una nostra squadra specializzata, su semplice scavo e soletta di fondazione in C.A. (platea) già predisposta dalla committenza; ultimato il montaggio degli elementi prefabbricati verrà quindi completata di infissi, sigillatura, impermeabilizzazione, eventuale tinteggio interno e/o esterno o finiture particolari.

La tipologia a PANNELLI è caratterizzata da una totale versatilità dimensionale, con lunghezza/larghezza e numero illimitato di locali, lasciando al progettista ampie possibilità per l’adeguamento dei layout costruttivi nonchè ad esigenze di spessori variabili delle pareti per particolari resistenze al fuoco.

I VARI COMPONENTI PREFABBRICATI

[Basamento di fondazione a vasca.

La cabina è posata su una fondazione prefabbricata tipo vasca avente un’altezza esterna pari a 65 cm (interna di 51 cm) con uno spessore medio di 13 cm della struttura e un ricoprimento di calcestruzzo sulla faccia esterna pari a 30 mm (35 mm asse barra). La vasca di fondazione prefabbricata è realizzata in monoblocco e in alcune condizioni è composta da elementi componibili (in tal caso gli elementi vengono fissati e sigillati tra di loro durante la fase di montaggio in opera); queste indicazioni sono visibili nell’elaborato grafico di progetto.

Nelle pareti della vasca sono presenti i fori ø200 mm completi di flange in polietilene (foro cilindrico e superficie interna levigata) a frattura prestabilita e a tenuta stagna, come da tabella DG 2061 Rev. 07.1; queste flange sono posizionate ad una distanza dal fondo della vasca tale da consentire il contenimento dell’eventuale olio fuoriuscito dal trasformatore, fissato in un volume corrispondente a 600 litri.

La tenuta della vasca è rispondente alla Norma Italiana CEI 11.1 paragrafo 7.7.1 circa l’obbligo di tenuta di eventuali fuoriuscite dell’olio del trasformatore della cabina stessa.

Nelle 2 estremità della cabina (lati corti) è presente il collegamento interno-esterno alla rete di terra che è realizzato con n. 2 connettori in acciaio inox, dotati di boccole filettate M16 a tenuta stagna, annegati nel calcestruzzo facenti filo con la superficie interna ed esterna della vasca.

All’interno della vasca di fondazione sono presenti strutture in calcestruzzo con funzione di rompi-tratta della soletta di pavimento; tali strutture sono realizzate in modo da non impedire il passaggio dei cavi. In alcuni casi sarà presente anche un divisorio interno di compartimentazione della vasca come nei locali superiori (Locale Letture, Locale Utente, ecc.).

Tutti questi particolari sono conformi alle tabelle ENEL DG 2061 Rev. 07.1 e DG 2092 Rev. 02.

[Elementi verticali o tamponamenti.

I tamponamenti, realizzati in C.A.V., hanno uno spessore di cm 9 con un ricoprimento di calcestruzzo sulla faccia esterna pari a 30 mm (35 mm asse barra); sono lisci e senza nervature da entrambi i lati (interno ed esterno). L’armatura è come quella prevista dal D.M. Infrastrutture 14 Gennaio 2008 Norme Tecniche per le Costruzioni (NTC) e relativa Circolare 02 Febbraio 2009 n°617 C.S.LL.PP, in particolare con doppia armatura come stabilito dalla norma stessa.

Prima della fase di getto, collocati come indicato negli elaborati grafici, sono stati posizionati gli inserti di acciaio, necessari per il fissaggio della struttura di sostegno dei quadri BT e l’impianto di messa a terra; tali inserti, chiusi sul fondo, sono saldati alla struttura metallica e facenti filo con la superficie della parete stessa.

Nella parete lato finestre (Locale ENEL) è inserito un passante in materiale plastico (ø80 mm minimo), annegato nel calcestruzzo in fase di getto, per consentire il passaggio di cavi elettrici temporanei, mentre nella parete lato opposto di cui sopra, è previsto un sistema passacavo (ø80 mm minimo) con la possibilità di sigillare i cavi pre-cablati per l’antenna, come indicato in tabella ENEL DG 2061 Rev. 07.1.

[Soletta di pavimento

La soletta del pavimento ha uno spessore di cm 12 con un ricoprimento di calcestruzzo pari a 30 mm (35 mm asse barra) sulle barre di armatura che la compongono in modo da garantire la classe di esposizione dichiarata, inoltre è dimensionata in modo da sopportare i carichi come da tabella DG 2061 Rev. 07.1 o tabella DG 2092 Rev. 02. La soletta del pavimento è posata sui bordi del basamento di fondazione a vasca formando un cavedio con un’altezza pari a cm 50/51 utilizzato per il passaggio dei cavi. All’interno del cavedio, in alcuni casi, vi sono ubicate delle strutture in calcestruzzo in modo da distribuire il carico del pavimento stesso; tali strutture, indicate nell’elaborato grafico di progetto, sono realizzate in modo da non impedire il passaggio dei cavi.

Nella soletta del pavimento sono previste delle aperture come da tabella DG 2061 Rev. 07.1 o tabella DG 2092 Rev. 02.

[Soletta di copertura

La soletta di copertura ha uno spessore minimo di cm 12 con un ricoprimento di calcestruzzo pari a 3 cm (35 mm asse barra) sulle barre di armatura che la compongono in modo da garantire la classe di esposizione dichiarata, inoltre è opportunamente ancorata alla struttura sottostante e garantisce una trasmissione media del calore U≤ 3,1 W/m2K.La soletta di copertura è del tipo a 2 falde (sui lati corti) che hanno una pendenza pari al 2% circa; alle estremità delle falde sono incorporati i canali di raccolta delle acque meteoriche che convoglieranno l’acqua stessa lungo i lati lunghi, dove 4 canalette in vetroresina di spessore 3 mm provvederanno al suo allontanamento. Tale soletta è protetta dal manto di copertura che viene effettuato tramite la stesura una membrana in bitume-polimero, flessibilità a freddo – 10° C, armata in filo di poliestere e rivestita superiormente con ardesia, di spessore pari a 4 mm (esclusa ardesia). A richiesta, fermo restando le altre caratteristiche geometriche e meccaniche, il tetto della cabina può essere disponibile a 2 o più falde, come richiesto dalle Autorità competenti (comuni, sovraintendenze beni culturali ed ambientali, ecc.) con pendenza maggiore e manto di copertura in cotto o laterizio (coppi o tegole) oppure in pietra naturale o ardesia.

FINITURE

La cabina viene rifinita a perfetta regola d’arte sia internamente che esternamente.

Tutti i giunti di unione tra i singoli elementi prefabbricati in C.A. che compongono la cabina, sono sigillati sia internamente che esternamente, per una perfetta tenuta all’acqua; su tutto il perimetro della cabina, nel punto di appoggio tra il basamento di fondazione e le pareti, e tra le pareti e la soletta di copertura, viene interposta una guarnizione in cloruro di polivinile espanso a cellule semichiuse, sigillata successivamente una volta ultimato il montaggio.

Le pareti interne ed il soffitto sono tinteggiati con pitture a base di resine sintetiche di colore bianco.

Le pareti esterne, a richiesta, vengono essere trattate con rivestimento murale plastico idrorepellente costituito da resine sintetiche pregiate, polvere di quarzo, ossidi coloranti ed additivi che garantiscano il perfetto ancoraggio sul manufatto, resistenza agli agenti atmosferici anche in ambiente industriale e marino, inalterabilità del colore alla luce solare e stabilità agli sbalzi di temperatura (-20°C +60°C) colore RAL 1011 (beige-marrone) della scala RAL-F2; in alternativa rivestite in listelli di cotto greificato di prima scelta (dimensioni raccomandate 24 mm x 6 mm).

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